Il termine porchetta deriva dal suo maschile, ovvero porchetto. Era usanza religiosa, nella cultura degli assisi, sacrificare il maiale in età ancora “giovane”, in onore degli Dei. Successivamente però si scoprì che la carne della femmina era più magra, sana e gustosa e così vennero lavorate principalmente i suini di sesso femminile. Da qui il nome “porchetta“.
Vieni a gustare in tutta la sua autentica delizia, la specialità nostrana che il quotidiano statunitense mette tra i cibi che non si possono non assaggiare almeno una volta nella vita.
La nostra porchetta conserva il gusto e gli odori di un tempo, è prodotta con le migliori carni suine nazionali.